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Incontrare Strehler, prima ancora di lavorare con lui, è stata per me una grande emozione. Di Strehler sapevo molte cose come regista, come uomo di teatro, come colui che con il Piccolo di Milano aveva portato la cultura teatrale italiana nel mondo. Un uomo la cui presenza è stata fondamentale, sia nel teatro drammatico che nel teatro d’opera. Vederlo al lavoro è stata una esperienza fondamentale nella vita di tante persone, ma poiché stiamo parlando del mio incontro, devo dire che per me è stata la rivelazione di un mondo. Non solamente un grande regista, ma un grande teatrante, un personaggio uscito dalla commedia dell’arte di tanti secoli fa, capace di ricreare oggi ciò che forse a pochissimi sarebbe dato di ricreare in quel modo. Capace non di impartire semplicemente delle direttive ai cantanti attori o agli attori, ma di far vedere a ognuno esattamente quello che doveva fare. Lui era attore, attrice, per ogni personaggio, anche per i più piccoli. Tant’è vero che in opere come Falstaff dove una miriade di personaggi ha bisogno di una cura minuziosa per ogni movimento, io ricorderò per tutta la vita le sue movenze sul palcoscenico che erano veramente da grandissimo attore.

Riccardo Muti, intervista realizzata nel 1999

Meeting Strehler, even before working with him, was a great emotion for me. I knew a lot about Strehler as a director, a man of the theatre, as the one who has brought Italian culture to the world with Milan’s Piccolo. A man whose presence was fundamental, both in dramatic theatre and in opera. Seeing him at work was a fundamental experience in many people’s lives, but as we are speaking of my meeting, I must say it was a world revelation for me. Not only a great director, but a great actor, a character emerging from the commedia dell’arte of many centuries ago, able to recreate today what very few - or no - people are endowed to recreate thus. Able to not only give orders to singing actors or actors, but also show each one exactly what was to be done. He was an actor, actress, for each character, even the most minor. So much so that in works like Falstaff where a myriad of characters need minute care for each movement, I will remember all my life his stage movements, which were really those of a great actor. 

Riccardo Muti, interview made in 1999

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