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La fase veramente più complessa è stata la costruzione della grande galleria della sala 2700 concepita in un modo abbastanza ardito, perché si tratta di una porzione strutturale a sbalzo di quasi 16-17 metri che dovrà sopportare, oltre al peso di se stessa che è non indifferente, anche il carico del pubblico, che è comunque di scarsa rilevanza rispetto al peso strutturale. Questo grosso elemento a sbalzo deve soddisfare anche alcune caratteristiche richieste dall’acustica e perciò è costituito da un doppio ordine di elementi piani in cemento armato, irrigiditi e collegati tra loro da grandi travi che arrivano anche fino a quattro metri di altezza. All’interno, nei campi di queste travi ci sono dei grandi vani vuoti da dove viene immessa in sala, al di sotto di ogni poltrona, l’aria per la climatizzazione. Tutto ciò avviene per limitare al massimo la rumorosità dell’impianto di climatizzazione, e tenerlo sotto i 25 decibel: un livello veramente incredibile. La costruzione della galleria ha impegnato cento unità lavorative, tra operai addetti alla posa e alla lavorazione del ferro, al montaggio della carpenteria e ai getti del calcestruzzo. Dall’estate 2001 fino ad un mese fa, febbraio 2002, hanno lavorato ininterrottamente solo su quel settore della sala 2700.

Ezio Gruttadauria, intervista realizzata nel 2002. Un film documentario di Maria Teresa de Vito.

The really most complex part was constructing the great gallery of hall 2700 conceived pretty boldly, because it means an embossed structural portion of nearly 16-17 metres that has to support not only its own, hardly negligible weight, but also the load of the public, which is though barely relevant next to its structural weight. This large embossed element has to also satisfy several features required by acoustics and so is made up of a double order of reinforced concrete level elements, inter-hardened and connected by large beams reaching even four meters high. Inside, in reach of these beams, there are large open spaces to place air conditioning for the hall beneath every orchestra seat. All this is to limit as much as possible the noise of the conditioning installation, and keep it under 25 decibels: a truly incredible level. Building the gallery required a hundred working units, including workers expert in laying and working iron, mounting carpentry and laying concrete. From Summer 2001 to a month ago, February 2002, they worked non-stop on just this sector of hall 2700.

Ezio Gruttadauria, interview made in 2002. A film documentary by Maria Teresa de Vito.

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