Libertà, mi ha sempre detto Matta: la libertà è la cosa più importante; è di lì che tutto ha inizio. Libertà di collocare i soggetti nel quadro. Libertà nelle loro traiettorie.
Matta è rimasto architetto, come era nato, per tutta la vita. Ma un architetto in perenne movimento e contemplazione dell’universo.
In quelle condizioni, si sa, la libertà è di casa: quella di cercare, quella di sbagliare, quella di giocare, e quella di viverci una bella vita. Grazie Matta

Renzo Piano, Parigi 8 dicembre 2002

Matta è un diamante, ama definirsi un solitario, e il suo lavoro è un iceberg. Tutto lo interessa, tutto lo incuriosisce, ha scritto Raphael Alberti nel 1990: “Matta è immerso in uno stato creativo permanente, in cui appare come nel mezzo di un giardino, come se fosse appena caduto da un albero” e lascia note dappertutto.
Matta non rilegge mai i propri scritti, non riguarda mai troppo i suoi quadri, appena terminati li volge verso il muro, esce a passeggiare nella vita e si pone altre interrogazioni. E’ una sorgente sempre nuova e non ci si può bagnare due volte nello stesso Matta.

Germana Ferrari Matta, 11 dicembre 2002

Freedom, Matta always told me: freedom is the most important thing; it is thence where all has its origin. Freedom to place subjects in the picture. Freedom in their trajectories.
Matta remained an architect, as he was born, for all his life. But an architect in perennial movement and contemplation of the universe.
In those conditions, we know, freedom is at home: freedom of searching, making mistakes, playing, living a good life. Thank you Matta.

Renzo Piano, Paris 8 december 2002

Matta is a diamond, he loves to call himself solitary, and his work is an iceberg. Everything interests him, everything makes him curious, Raphael Alberti wrote in 1990: “Matta is immersed in a permanent creative state, where he appears as in the middle of a garden, as if he had just fallen from a tree” and leaves notes everywhere.
Matta never rereads his own writings, never relooks at his pictures too much, once finished he turns them towards the wall, he goes out walking in life and asks himself further questions. He is an ever new fountain and you cannot wash twice in the same Matta.

Germana Ferrari Matta, 11 December 2002